Do il via oggi, alla fine di un 2018 ricco di eventi e notizie incoraggianti, ad un mio sito dedicato alla cannabis terapeutica.

Il 2019 sarà ancor più segnato da importanti novità, in un campo dove giorno dopo giorno assistiamo a grandi movimenti, volti a favorire le cure a base di cannabis medicale.

In questi anni di lavoro e di studio dedicati alla cannabis per uso terapeutico ho avuto l’onore di conoscere molti colleghi e ricercatori di tante parti del mondo. Dal confronto con loro, e stimolato da uno studio continuo e appassionato, ho affinato e approfondito le mie conoscenze sull’uso della cannabis nelle tante patologie dove questa agisce.

Ho imparato molto.

La cannabis non è una pianta sempre uguale, ma ha la capacità di variare la sua composizione in base alle sue esigenze e agli stimoli ambientali a cui è sottoposta, dando un prodotto finale difficilmente standardizzabile.

Alcune patologie, compreso i tumori, rispondono ad una varietà chimica di cannabis, ma non ad altre tipologie.

Ad oggi pur titolando solamente il THC e il CBD, ma conoscendo l’importanza dell’effetto entourage, assistiamo stupefatti ai comportamenti differenti da parte delle varie inflorescenze.

Sappiamo che la cannabis agisce sulla biologia molecolare delle nostre cellule, ma conosciamo ancora poco di come i cannabinoidi vanno ad interagire sia sulla superfice cellulare, sia all’interno del citosol e perfino nel nucleo della cellula dove è contenuto il nostro DNA da cui dipende la vita cellulare.

La cannabis mi ha insegnato che non è un vestito che va bene per tutti, ma è piuttosto un tessuto che dobbiamo imparare a cucire indosso ad ogni persona.

Con la cannabis entriamo nel cuore della medicina personalizzata, e con le possibilità tecnologiche a nostra disposizione, possiamo raccogliere una moltitudine di dati per ogni paziente, per affinare ancor più la personalizzazione fino ad arrivare ad una vera e propria medicina di precisone.

Le grandi multinazionali farmaceutiche stanno entrando rapidamente nel mondo cannabis, portando il loro bagaglio di conoscenze, di tecnologie, di capacità di studio, di business. Sarà questa la sfida vincente o forse la cannabis cambierà anche un poco la natura della farmaceutica? È difficile disegnare scenari futuri, ma è certamente affascinante assistere come questa pianta, la cannabis, che è comparsa sul nostro pianeta oltre 30 milioni di anni fa, stia imponendo la sua agenda dopo tanti anni di embargo e di pregiudizi. Il 2019 sarà ancor più dedicato alla raccolta di dati. Per ogni persona che tratterò con la cannabis terapeutica, raccoglierò una moltitudine di dati, con l’intento di creare profili terapeutici, di disegnare cluster, di facilitare la personalizzazione e la precisone della terapia.

Il 2019 sarà l’anno dell’applicazione di algoritmi euristici alla scienza della terapia con la cannabis.